Expo Masterplan
La seconda tematica, quella della mobilità, sarà affrontata grazie alla presenza di un sistema sotterraneo e completamente automatizzato di trasporto su treno che unirà tra loro i diversi padiglioni e strutture durante l’orario di apertura, favorendo dunque i collegamenti all’interno del sito. Il concetto di mobilità si lega inoltre a quello di riutilizzo: al termine dell’evento tutti gli edifici saranno riconfigurati e riutilizzati come istituti di ricerca e campus universitari, per continuare a studiare le tematiche e le problematiche presentate durante l’Expo, in un mix di istruzione, innovazione e divertimento. Storicamente, essere sede dell’Expo significa ottenere un potenziale impulso di tipo economico per la città, migliorare il proprio profilo, l’architettura, il paesaggio.
La terza tematica, quella della sostenibilità, sarà rappresentata da una copertura-simbolo di tipo fotovoltaico che si svilupperà su gran parte delle strutture e sarà in grado di fornire il 50% del fabbisogno energetico dei padiglioni e dell’intero sito. Tra le altre strategie finalizzate alla sostenibilità si ritrovano sistemi di riciclo delle acque di scarico, riutilizzo di materiali e il monitoraggio della carbon footprint dell’Expo.
Nelle ore notturne, infine, una serie di proiezioni illuminerà il cielo del deserto, in un fiorire di luci che onoreranno la tradizione del passato per connetterla al futuro.
Daria Ricchi è uno storico dell’architettura e scrittrice, attualmente impegnata presso la Oxford University come visiting fellow.
In possesso di un Dottorato di Ricerca in storia e teoria dell’architettura ottenuto presso la Princeton University, è stata insegnante presso la medesima università, la Yale University nonché presso la Parsons The New School di New York.
Ha all’attivo numerose pubblicazioni di tipo accademico e non (area, casamica- il corriere della sera, Low-Res, Pidgin, Threshold, AA Files).